I giochi da tavolo del casinò sono spesso basati sulla fortuna. Il poker è un'eccezione. Si parla di un gioco che richiede resistenza, poiché i tornei possono durare ore. L'elemento psicologico è fondamentale, in quanto i giocatori devono cercare di leggere il linguaggio del corpo dell'avversario rimanendo disciplinati e non reagendo alle mani positive o negative. I giocatori devono bluffare, mostrando un finto senso di sicurezza. In sostanza, possiede molti aspetti comuni a quelli della guerra psicologica!
Forza mentale
In una serie di articoli per Poker News, la Dottoressa americana Tricia Cardner paragona il poker ad un "giro sulle montagne russe". Identifica una qualità condivisa da tutti i grandi giocatori di poker che lei definisce la forza mentale. Lei afferma:
"La forza mentale è il modo migliore per giocare al meglio in qualsiasi situazione. È particolarmente importante quando si affrontano problemi, ostacoli, avversità o insuccessi, sia nella vita personale che al tavolo. Avere la forza mentale ti consente di giocare in modo più coerente."
Ciò che la dottoressa sta cercando di scoprire è un’eventuale correlazione diretta tra un giocatore con bassa costituzione mentale e l'inizio di una serie perdente. I giocatori con grande successo al gioco vantano certe caratteristiche:
- Auto-motivazione
- Gestione delle emozioni
- Calma sotto pressione
- Determinazione
- Positività realistica
- Focus sull’obiettivo
- Auto-stima
- Non trovano scuse
Mantenere la positività è la chiave, in quanto consente ai giocatori di trarre profitto quando vincono e mantenere un atteggiamento ottimista anche nei momenti di flessione!
Gestione delle emozioni
Durante la sua analisi dei giocatori, la Dottoressa Cardner evidenzia il controllo emotivo come una delle abilità chiave di un professionista di poker. Esistono alcune eccezioni ma, in generale, i giocatori di poker di livello mondiale non fanno i capricci quando perdono; mantengono la freddezza e si concentrano sulla mano successiva o sul torneo. Lei cita un giocatore anonimo:
"Il controllo emotivo è molto importante. Bisogna essere in grado di gestirsi senza andare in tilt. Bisogna essere forti e tenere presente che alla lunga chi prende le decisioni migliori vince. Non si deve permettere che gli effetti di una mano ci distruggano. Bisogna tenere duro!"
Questi sono tre suggerimenti chiave su come tenere sotto controllo le emozioni:
- Capire gli aspetti matematici del gioco del poker, perché anche le mani peggiori offrono una piccola percentuale di vittoria.
- Essere come il Capitano Spock di Star Trek e cercare di controllare le proprie emozioni con esercizi di meditazione e di respirazione.
- Analizzare le partite e comprendere le motivazioni per cui certe giocate comportano un determinato impatto sulle proprie emozioni.
Fai ricerche sul tuo avversario
Come è molto importante la propria strategia di gioco, così anche la ricerca di informazioni sul proprio avversario. Questo non è sempre possibile, ma se stai mirando ai grandi tornei saprai in anticipo contro chi sarà probabile sfidarsi. L'ex giocatore professionista di poker Steve Badger cita lo stratega militare cinese Sun Tzu:
"Conosci il tuo nemico come conosci te stesso e vincerai cento battaglie."
Certo, il poker non è una guerra, ma è comunque una sfida in cui gli avversari usano diverse strategie per portarsi a casa la vittoria. Badger consiglia di andare oltre alla serata poker del martedì, cercare di giocare contro più gente possibile e visitare forum online per conoscere nuove strategie ed idee, alcune delle quali potrebbero non essere mai state prese in considerazione. Conoscere questi approcci può aiutarti ad identificarli durante una partita con avversari casuali o estranei. Se sai in anticipo contro chi giocherai, prova a trovare filmati o registrazioni delle loro partite e individua le loro strategie.
Rischio e ricompensa
Come dice un vecchio proverbio, non esiste alcun rischio senza una ricompensa. Badger fa una distinzione tra un comune torneo e ciò che lui chiama Poker. Spiega che tutti i giocatori vogliono affrontare le solite questioni, come se bluffare o foldare. Dice:
"In ogni torneo, ogni giocatore deve affrontare l'abisso."
E questa è la differenza tra un dilettante e un professionista. O come spiega Badger in modo più chiaro:
"Questo è ciò che separa i giocatori dai giocati."
Badger suggerisce un approccio carpe diem: audacemente all'altezza della situazione, rischiando tutto per vincere. Lui consiglia di lasciare l’orgoglio da parte e imparare ad essere un giocatore di poker migliore, non solo per vincere!